Archivi giornalieri: 21 Maggio 2008

Temporali di maggio.

Tra il primo Consiglio dei Ministri (a Napoli come promesso in campagna elettorale) per affrontare il problema dei rifiuti, i decreti sulla sicurezza (identificata quasi esclusivamente con la lotta all’immigrazione clandestina), i primi teneri vagiti di qualche neoministro i giornali, e anche i telegiornali, si soffermano con dovizia di particolari sul clima, su questo maggio piovoso con il suo corredo di vento e temporali.

E così parte la sequela dei luoghi comuni: la primavera è scomparsa, non esistono più le mezze stagioni, una volta sì che il mese di maggio era il mese delle rose e delle spose (e non delle esondazioni).

Ma siamo proprio sicuri che sia vero?

Forse abbiamo inventato un mese di maggio, dolce e soleggiato, che esiste solo nel limbo della memoria, un mese di maggio più della fantasia e del desiderio che della realtà, un mese di maggio che illumina una remota “isola che non c’è”.

Qualche anno fa, intervistando gli anziani sulla vita contadina, era saltata fuori una storia che contrasta non poco con i nostri sogni: quando si allevavano in casa i bachi da seta i bambini si affrettavano a raccogliere le foglie del gelso (a catà la foja) prima che iniziassero le piogge di maggio che le avrebbero rese fradice e quindi inservibili per alimentare le larve.

Maggio allora, nella saggezza popolare, era considerato il mese dei temporali (el mes di tempurai), un mese dal tempo infido, mutevole, proprio come succede in questi giorni.

Ciò non toglie che, pur riconoscendo che tutto sommato, rispetto al passato, le differenze sono spesso soltanto nella nostra percezione della realtà e del ricordo, tuttavia continuo a guardare fuori dalla finestra e aspetto fiduciosa l’arcobaleno.

Arcobaleno