Archivi giornalieri: 9 Maggio 2008

Stradario della memoria.

La mia generazione sente ancora un brivido all’udire il nome di due vie: via Fani e via Caetani.

In mezzo c’era via Gradoli, ma quello lo avremmo scoperto solo più tardi.

E poi c’è piazza Fontana, piazza della Loggia, la galleria ferroviaria di San Benedetto in val di Sambro, via Carini, Capaci, via d’Amelio, la stazione di Bologna e tante altre, troppe.

E’ la toponomastica della memoria e del dolore.

L’oggetto misterioso.

Quando ero ragazzina passavo il mio tempo libero giocando (molto) e leggendo moltissimo, uscivo raramente con le amiche, magari facevo un giro in bici o a piedi per le vie del paese (per dare un’occhiata di straforo alla fauna maschile), ma poi rientravo a casa presto, perchè la libera uscita era piuttosto breve.

Passavo quindi molto tempo in casa e, dopo aver studiato, visto che la televisione nata da pochi anni non era molto appetibile, leggevo libri in quantità industriali.

La lettura mi appassionava al punto tale che cercavo di portare i libri anche a tavola (proibitissimo) e dopo essere andata a letto rubavo ancora qualche pagina leggendo con una minuscola torcia elettrica sotto le coperte illudendomi che i miei genitori non se ne accorgessero.

Leggere non era come studiare, i libri li sceglievo io, qualche volta su consiglio di un’insegnante, qualche volta perchè incuriosita da un titolo che solleticava la mia fantasia, leggere era un piacere allo stato puro e intanto, senza che me ne rendessi conto, mi aiutava a crescere.

Per questo mi dispiace che oggi, in molti casi, per gli adolescenti il libro sia un oggetto misterioso, che qualche volta, addirittura, incute timore e che le giovani generazioni si privino, inconsapevolmente, di un essenziale nutrimento per la mente e la coscienza.