Dopo sei anni di esilio bulgaro è tornato in televisione Daniele Luttazzi con una trasmissione in seconda serata su La7 (la rete che di questi tempi sta offrendo trasmissioni di qualità) dal titolo “Decameron. Poltica, sesso, religione e morte”.
Monologo rutilante d’apertura, con il linguaggio concitato tipico dell’attore, definizioni brucianti (“L’Italia è il posto che Tremonti visita quando lascia Varese”), trovate sorprendenti come Padoa-Schioppa che mette l’Italia su ebay o Mastella ministro delle “incredbili coincidenze”.
La satira di Luttazzi è vera satira, fa sberleffi al potere, irride in modo caustico: è un vero peccato che questa voce sia rimasta in silenzio per tanto tempo.
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A proposito di editto bulgaro vorrei rivolgere un pensiero ad un’altra vittima dell’epurazione, un galantuomo e un grande giornalista che in questo momento è ricoverato in ospedale: a Enzo Biagi va tutta la mia ammirazione e il mio rispetto.
Geniale come sempre, ho appena finito di vedere la puntata grazie ai potenti mezzi della Rete. Sono curiosi di leggere i commenti domani mattina, in particolare della stampa. Luttazzi è comunque necessario a questo Paese.
PS: Splendidi Dialoghi Platonici.
Concordo con tutto 🙂
Dario
felicissimo che sia tornato. La 7 mi stà piacendo moltissimo in questo periodo.
Grande ritorno di Luttazzi, in “piena” forma 😉