Archivi giornalieri: 27 Ottobre 2007

Solo poche parole.

Non ho parole per commentare le foto che arrivano dalla Birmania, non ci sono parole per l’orrore, la crudeltà, il senso di impotenza: semplicemente rilancio la notizia anche se non sono sicura che serva a qualcosa, tuttavia il silenzio mi sembra più colpevole.

Faccio mia la frase di Lao Tze diventata il motto di Amnesty International: “è meglio accendere una candela che maledire l’oscurità”.

Free Burma

In un vecchio palco della Scala.

“In un vecchio palco della Scala, nel gennaio del novantatré spettacolo di gala, signore in decolleteé, discese da un romantico coupee…” cantava il Quartetto Cetra tanti anni fa, beh forse l’atmosfera non era proprio quella, ma l’emozione di sedere in un palco della Scala è veramente unica.

Giovedì scorso, rigorosamente vestita di nero, con un filo di perle e un filo di trucco ho varcato l’ingresso del mitico teatro lirico, quello che i milanesi doc citano con un misto di orgoglio e reverenza.

La Scala risplendeva nel buio, in una Milano lucida di pioggia, l’interno ci ha accolti ovattato, trionfale ma elegante e il nostro palco, minuscolo, ma accogliente, era una piccola nicchia di broccato rosso e stucchi affacciata su una sala gremita.

Dalla sala saliva il brusio del pubblico e dal golfo mistico le voci dissonanti degli strumenti musicali, un attimo prima di diventare orchestra.

Poi cala il buio, il sipario si apre, inizia la musica e sulla scena cominciano a danzare i ballerini dai corpi snelli ed aggraziati, ma incredibilmente forti, i gesti esprimono i sentimenti seguendo le note, le geometrie dei movimenti raccontano storie semplici o complesse e la musica immortale e lieve di Mozart riempie lo spazio.

L’incanto ruba il tempo, lo spettacolo sembra durare lo spazio di un soffio, le luci si riaccendono e, quasi a malincuore, ci si avvia verso l’uscita, non è ancora il momento dei commenti, i sensi sono ancora rapiti dall’emozione, fuori è freddo e cade una pioggia sottile, su questa Milano splendida, tirata a lucido per gli ispettori dell’Expo.

La serata è stupenda, il balletto è stupendo e la Scala il teatro più bello del mondo.