Archivi giornalieri: 10 Ottobre 2007

Una fede semplice.

Nel post di ieri ho accennato alla figura di San Giobbe, collocata all’interno delle cascine, o sotto i porticati per proteggere il delicatissimo procedimento della bachicoltura.

L’accenno al santo mi dà l’occasione di affrontare un argomento che mi affascina da sempre: la religiosità popolare legata a questo personaggio caratteristico di questo angolo di mondo, lungo le sponde dell’Adda, dove crescevano rigogliosi i gelsi e la campagna ospitava filande e opifici.

In realtà il Giobbe della Bibbia è un uomo giusto che viene messo alla prova da Dio: perde i figli, perde le ricchezze, perde la salute, ma conserva la fede ed è proprio la sua perseveranza che viene sottolineata dalla tradizione popolare che conserva racconti nei quali si narra come, dalle piaghe di Giobbe, nascessero i vermi, che i contadini, con naturalezza, identificavano con i bachi da seta.

Poco importa se il Concilio di Trento aveva abolito il culto dei santi vetero testamentari, Giobbe restò il protettore della bachicoltura e l’iconografia tradizionale continuò a rappresentarlo sdraiato ai piedi di un cespuglio sul quale strisciano i vermi, così come i bachi da seta salivano dai graticci sui rami messi appositamente perché avessero un luogo dove filare il prezioso bozzolo.

Si tratta di raffigurazioni ingenue, un po’ orripilanti, che richiamano l’iconografia tradizionale di San Rocco, colpito dalla peste, si tratta di una fede semplice, che talvolta sfiora il paganesimo, nel riproporsi del rapporto “do ut des” che legava gli antichi romani alle loro divinità, ma sicuramente le preghiere erano sincere ed accorate, perché da un raccolto abbondante di bozzoli sani derivava un sicuro guadagno per il magro bilancio familiare e una tranquilla prosperità.

Caduta in disuso la bachicoltura anche il culto di San Giobbe (o Sajopp come si diceva in passato) è scivolato nell’oblio, ma Giobbe può aspettare…la sua pazienza è notoriamente proverbiale.

san giobbe