Autoreferenzialità…

Ho letto attentamente i post di Kromeboy e Pseudotecnico (con i relativi commenti) e, devo confessare (mea culpa, mea culpa), che, soprattutto negli ultimi tempi, mi sono fatta contagiare da questa tendenza virale e modaiola che imperversa nella blogosfera.

Capisco che questi comportamenti “drogano” l’ambiente regalando credito e visibilità  indiscriminatamente, anche a blog che hanno poco o nulla da dire, ma credo tale notorietà sia un fenomeno momentaneo, una meteora che brucia in un attimo, fa tanta luce, ma sparisce altrettanto in fretta senza lasciare traccia di sè se non un po’ di cenere (che bella metafora!).

Intendo dire che se un blogger ha una posizione in “blogbabel” da “blogstar”, ma non ha nulla da dire, prima o poi è destinato a sparire…in buona sostanza: arrivare in alto con mezzi e mezzucci non è difficilissimo, difficile è continuare a proporre contenuti di qualità.

Se l’unica preoccupazione di un blogger fosse quella di trovare tutti i modi possibili e immaginabili per scalare le vette delle classifiche, forse farebbe meglio ad occupare diversamente il proprio tempo, tuttavia mi sembra legittimo cercare di farsi conoscere in un mondo così gremito di voci.

Navigo da troppo poco tempo nella blogosfera per averne capito in pieno le dinamiche (il mio primo post risale all’ottobre del 2006), ci ho messo un po’ ad addentrarmi in questo nuovo (per me) linguaggio e l’ho fatto, come è logico che accada, con l’entusiasmo e l’ingenuità un po’ imbranata del neofita, ma ho imparato ad utilizzare meme, z-list e quant’altro per farmi conoscere e per conoscere nuovi blog, leggere i post e decidere quali, a mio insindacabile giudizio, dovevano rientrare nel mio aggregatore…di solito, nelle mie scelte, non mi faccio influenzare dal pagerank.

Comunque accolgo il consiglio a darmi una calmata per quanto riguarda meme e compagnia bella (lo scambio dei link l’ho bandito fin dall’inizio, nel mio blogroll ci sono solo i blog che, a mio parere, meritano di essere letti).

Un discorso a parte meritano le ripercussioni che i comportamenti “virali” hanno sui blog commerciali…ma questa è un’altra storia…

…(In fase di pubblicazione vengo a sapere via Wolli’s Weblog di una nuova trovata la “BlogStar Death Match”, ma logicamente, per una questione di coerenza con il nuovo corso inaugurato sopra…non ci metto il link).

7 pensieri su “Autoreferenzialità…

  1. Signor Ponza

    Così facendo si perde senza dubbio il piacere di avere un blog, perché credo che debba essere prima di tutto un piacere. Poi pure io guardo le classifiche, ma di certo non ne faccio una ragione di vita.

  2. elDievel

    credo che i blog abbiano avuto un’evoluzione radicale dai primi weBlog ad oggi… ora (molti blog, non certo tutti) hanno un’impronta di nano publishing, viene più visto il blogging come una forma d’espressione a 360°, più che la classica (ed a mio modo di vedere, superata nei fatti) impostazione da diario pubblico…
    in quest’ottica avere un feedback positivo (che si registra in link in entrata, pittosto che in classifiche varie o commenti), gratifica il/la blogger che quindi tende ad entrare nel vortice per avere sempre più un pubblico maggiore a cui riferirsi…

    è ovvio che fa piacere essere letti, ma non dev’essere il motore propulsore dello scrivere… credo che l’importante sia scrivere per il piacere di scrivere e non scrivere per il piacere di essere letti… anche se a volte la differenza sta in una sottile linea rossa…

  3. Andrea Opletal

    ma il blog deve essere l’espressione di se stessi e non un impegno a scalare delle classifiche!!!!

    ciao ciao … hai visto le tue foto su flickr … ne ho già un bel po’
    che ne pensi??

  4. maxilprof

    confesso di essere un pò fuori dal giro. Personalmente, forse per inesperienza, metto i blog che tento di seguire nel blogroll perché poi con blogarithm mi arriva la mail con gli aggiornamenti. con google reader ho una visione più ampia: ho messo il feed di un sacco di siti di diversa origine e provenienza. Poi aggiungo i blog a seconda del piacere che mi danno quando li leggo. Sciurapina: tu scrivi davvero bene. Così maestroalberto, e robertodadda e anche bruno del frate che non è che stia chissà dove nelle classifiche ma chissenefrega scrive bene sul serio e poi sonosenzaggettivi mi piace per l’ironia e basta ora posto qualcosa che mi avete fatto venire voglia di scrivere…

  5. roselia

    Autoreferenziarsi mi sembra veramente inutile…per me il blog è niente di piu’ che un diario dove appuntare le proprie impressioni e confrontarsi con altri punti di vista…punto.
    ciao!

  6. bangiu

    Cara Sciura Pina, anch’io condivido l’idea espressa da te e da molti altri in merito alla non importanza del numero di visite registrate dal contatore. Certo, fa piacere quando senza capire bene il perchè si trovano dei picchi positivi nelle visite, ma anch’io valuto un blog in base a tutta un’altra serie di fattori.
    Solo all’inizio avevo l’ansia del contatore, perchè il prof, per l’esame grazie al quale è nato il BoScHeTTo, ne teneva conto.
    Ma non ti dico la rabbia che ho provato il giorno dell’esame, quando al momento della valutazione ha guardado ESCLUSIVAMENTE il numero di visite che avevo totalizzato e, in parte, l’aspetto grafico. Per il resto (contenuti, idea, ecc…) niente. Il mio voto è dipeso dal contatore. Che altri compagni, i soliti furbi, avevano fatto schizzare a 10000 visite cliccando infinite volte, ogni giorno.
    Ma per fortuna ci sono bloggers come te, che mi tirano su il morale…

    E, detto tra me e te, i blog da 10000 visite hanno chiuso il giorno dopo l’esame.

    gne gne! ;P

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