Archivi giornalieri: 21 Marzo 2007

In gita senza il cellulare.

E’ ormai una tradizione consolidata nella scuola dove insegno che, arrivati in terza media, i ragazzi partecipino ad un viaggio d’istruzione di diversi giorni: le mete più gettonate sono state in passato Parigi, la Provenza, Praga, Napoli, Salisburgo.

Quest’anno il viaggio, organizzato in accordo con l’amministrazione comunale, avrà come destinazione Roma, dove i ragazzi avranno l’opportunità di visitare il Senato e di assistere ad una seduta (speriamo non particolarmente burrascosa).

Fin qui tutto bene, anche se alcune famiglie hanno sollevato qualche obiezione sulla meta scelta: Roma, infatti, non era considerata una città appetibile e non perché i ragazzi l’avessero già visitata, ma perché non si trova all’estero e la gita oltre frontiera sembra più gita.

Ma la cosa che ha fatto discutere di più è stata la decisione dei consigli di classe di proibire, ben prima delle direttive ministeriali, l’uso del cellulare durante il viaggio.

In realtà, al di là degli ultimi avvenimenti incresciosi, balzati agli onori delle cronache, chi ha accompagnato i ragazzi in gita sa che i cellulari sono una vera iattura: durante il tragitto in pullman ( lungo o breve che sia) è tutto un rutilare di suonerie, tenute a volume altissimo, perchè i ragazzi si chiamano, si mandano sms, si spediscono foto e filmati nello spazio di pochi metri quadrati.

C’è qualcuno che gioca con il cellulare anche durante la visita delle città d’arte: penso spesso ad un allievo che, di cinque giorni a Parigi, ricorda praticamente solo il record conquistato in non so quale giochino.

Infine l cellulare diventa un simpatico strumento per organizzare fughe notturne, assembramenti sediziosi in una sola stanza, rendez-vous improbabili.

Per questi motivi, e anche per provare ad avviare un percorso di disintossicazione, quest’anno i ragazzi di terza che vorranno partecipare alla gita dovranno lasciare il cellulare a casa.

Impareranno così che si può comunicare con i genitori ansiosi di avere loro notizie anche da una cabina telefonica, che gli alberghi italiani di solito sono tutti forniti di telefono perfettamente funzionante, che per far fronte alle emergenze ci sono gli adulti che li accompagnano e che sono incaricati di aver cura di loro.

Mi sembra ancora un sogno…cinque giorni senza squilli inopportuni!

roma